La scuola dell’Infanzia Paritaria fa parte del sistema formativo Nazionale Pubblico e amplia l’offerta formativa del territorio.
Cosa significa? La Scuola Paritaria pur essendo privata, quindi gestita da enti religiosi, laici, cooperative, associazioni, è riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione con un decreto e deve rispettare obbligatoriamente criteri normativi, pedagogici,didattici ed etici della Scuola Statale Pubblica.
La Scuola dell’infanzia Paritaria vive con le rette delle famiglie e con i piccoli sussidi pubblici, ogni anno più esigui, ciononostante il rapporto qualità - prezzo rimane invariato . Punti di forza di tutte le scuole paritarie è il contatto quotidiano delle famiglie e la loro partecipazione attiva alla vita scolastica, (vd anche L.10 marzo 2000, n.62).
Le scuole vivono delle rette delle famiglie, che coprono il 60% del costo di gestione, e di contributi pubblici (Stato, Regione e Comuni) che coprono il rimanente 40% (fino a pochi anni fa il rapporto era esattamente invertito). Ma le scuole paritarie ricevono solo dei sussidi di gestione che il più delle volte non sono sufficienti a coprire l'enorme mole di spese.
Il Veneto è la regione d'Italia che, in rapporto alla popolazione scolastica dei bambini 0-6 anni, presenta la rete di scuole dell'infanzia e nidi integrati più diffusa e radicata sul territorio.
Dalla lettera FISM del 29 luglio 2014 al governatore del Veneto Zaia:
"Nel Veneto 2 bambini su 3 frequentano scuole pubbliche paritarie riconosciute come tali dalla legge 62 del 2000. Scuole che sono inserite nel
sistema nazionale d’istruzione, svolgono un servizio pubblico e rispondono al principio costituzionale della libertà di scelta educativa.
Il Veneto è la regione d’Italia che, in rapporto alla popolazione scolastica dei bambini 0-6 anni, presenta la rete di scuole dell’infanzia e nidi integrati più diffusa e radicata sul
territorio.
Più di 90.000 famiglie venete che hanno i bambini frequentanti le scuole paritarie FISM, oltre 9.000 dipendenti (e relative famiglie), le comunità parrocchiali e civili (nel 51% dei comuni veneti
esiste solo la scuola paritaria), le associazioni dei genitori, i volontari, i comitati di gestione e i consigli di amministrazione delle scuole, i gestori… tutti sono molto preoccupati.
Le scuole dell’infanzia e i nidi sono un patrimonio d’incommensurabile valore sociale e originale connotazione dell’identità della stessa comunità veneta.
Esse contribuiscono a far risparmiare consistenti risorse della finanza pubblica (più di 500 milioni di euro all'anno).
Il sistema paritario dell’istruzione assicura al Veneto il raggiungimento di uno degli obiettivi considerati strategici a livello europeo (Europa 2020) per la crescita, ossia la scolarizzazione
del 95 per cento dei bambini fra i 4 ed i 6 anni.
Il diritto all’educazione inizia quando si nasce ed è una responsabilità dei genitori, della comunità, delle agenzie educative e delle istituzioni.
“Prima i bambini”, qualità ed eccellenza, formazione continua delle educatrici e del personale docente, comunità educante… sono stati e sono da oltre un secolo i cardini sui quali si è sviluppata
questa esperienza meravigliosa di solidarietà, impegno, testimonianza, servizio di intere generazioni di famiglie, benefattori, associazioni, enti morali, parrocchie e amministrazioni comunali
partendo dai primi asili popolari alle attuali scuole e centri per l’infanzia.
Riteniamo sia essenziale sostenere questo sistema scolastico perché il suo ridimensionamento, se non addirittura la sua dismissione, comporterebbe in primis una grave lesione dei diritti dei
bambini.
I servizi educativi, nonostante la legge li consideri fondamentali, sono ancora considerati un “di più” rispetto alla scuola dell’obbligo che inizia con la primaria.
L’educazione e la scolarizzazione 0-6 anni attraverso l’interazione del bambino con i propri coetanei e con le educatrici e docenti determina un armonico e progressivo sviluppo cognitivo,
linguistico,emozionale e sociale i cui effetti positivi sono evidenti e duraturi per tutto l’arco della vita scolastica, lavorativa e professionale. Queste scuole sono quindi decisive per
l’apprendimento e lo sviluppo integrale dei bambini, della loro identità, carattere e competenze cioè per il futuro delle nostre comunità".
FISM VENETO – FEDERAZIONE ITALIANA SCUOLE MATERNE:
APPELLO AL GOVERNO SERVONO RISORSE ADEGUATE PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE
Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 si segnala che le firme e i dati sopra riportati vengono raccolti unicamente per essere consegnati al Prefetto di Venezia, affinché li inoltri al Governo Italiano.
Le Scuole dell’Infanzia paritarie svolgono in Veneto il 70% del servizio all’infanzia: fanno parte del sistema scolastico nazionale assieme alle Scuole Statali. Sono Scuole senza scopo di lucro,
gestite da volontari. Grazie alla loro presenza lo Stato risparmia oltre 500 milioni di Euro l’anno. Il contributo statale previsto per il 2015 a favore delle Scuole paritarie (472 milioni) è
assolutamente inadeguato.
Chiediamo che i fondi destinati alle Scuole paritarie a far data dal 2015 vengano aumentati a 700 milioni annui.